E vaiii. Gli animali si sono sbizzarriti, stiamo ridendo dalle 5 del mattino.
Ci abiteremo! Ci abitueremo🤔???
Colazione con un buon caffè americano (da 7eleven è buono buono) pasterella, si si, anche quella c'è, è via di scooter. L'abbiamo noleggiato per tre giorni al costo totale di 600 bath, poco più di sei euro al giorno. La giornata per quanto calda e piacevole, è uggiosa. Il cielo è grigio, da l'impressione che piova (ma non pioverà) . Stanotte c'era tanto vento ma anche stamattina non è niente
male. Nonostante tutto, riusciamo a viaggiare tranquilli. Percorriamo il primo tratto che in meno di mezz'oretta ci porterà alla Old Town, la città vecchia. Arrivati, ci accorgiamo subito dell'atmosfera lenta e rilassante. Sembra si sia fermato il tempo. Old Town ha una grossa influenza cinese e difatti, siccome domani è il capodanno cinese, ogni tanto si sentono
scoppiettare miniciccioli e petardi a raffica. I cinesi festosi preparano pietanze per la comunità ma se, come noi, sei qui ad ammirare il loro maiale arrosto, te ne offrono quanto basta, anche perché è buono ma leggermente dolciastro (non abbiamo capito cosa ci mettono sopra). Le case intorno sono fatte di legno e, contornate dalle lanterne rosse, sono
un bijoux. Negozi e negozietti di articoli vari e souvenir dai costi contenuti ne fanno un punto d’ attrazione molto interessante. C'è un bel pontile dove padroneggiare un' aragosta gigante, qui partono le barche per i tour delle isole vicine. Non possiamo che mangiare qui ma oggi andremo sull’occidentale burger di pollo con patate fritte. Ci sono molti bei locali carini e romantici in
cui mangiare pesce ma ci proponiamo di farlo prossimamente, magari a cena. Riprendiamo lo scooter è scendiamo ancora verso sud, siamo nel versante orientale. Passiamo per Sang-Ga-U un villaggio abitato esclusivamente da pescatori chiamati “Chao Leh” o zingari del mare. Sono i discendenti dei marinai di origine indo-malese che vivevano
da semi nomadi e che colonizzarono per primi l'isola. Erano tre etnie, i Moken, i Moken e gli Urak Lawoi. Questi ultimi soprattutto hanno incentrato la loro esistenza sull'utilizzo delle risorse marine. Sono abilissimi pescatori, anche in apnea e, come potete immaginare, vivono in semplicità. Passando tra le loro abitazioni e le loro barche a secca, perché c'è bassa marea, si
sentono gli odori e i suoni del mare. L'odore del mare, lo strano ticchettio degli animali marini invisibili ai nostri occhi, che si nascondono tra le rocce affiorate e le barche ornate di fiocchi o coccarde colorate, sono immagini da immortalare nella memoria. Un viaggio nel tempo tra gente semplice che vive in simbiosi con questa incommensurabile risorsa, che ne trae tanto quanto
possa riceverne, depredandola sicuramente, ma dipendendone completamente. Il rovescio della medaglia. Finiamo il giro scendendo ancora più a sud, esattamente in un locale chiamato Pirata Beach, molto carino e caratteristico, molto vicino al Parco/ riserva naturale che andremo a vedere domattina. La sera, rientrati al pollaio, mega doccia e via ad assaggiare altri sapori thailandesi. Buttiamo maldestramente giù due righe e… a nanna.
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